E' il tredici maggio.
La luna crescente appare gialla e luminosa da dietro il bosco
E' una falce affilata, sottile striscia di luce,
che divide in due le tenebre
E' un cappellino da signora con la falda lucente,
che ricade sul volto della notte addormentata
E' un pezzo di carta argentata,
che avvolge il profumo dolce di una sera di maggio
E' il profilo di un volto alieno benevolo,
che volge gli occhi alla Terra,
assetata di affetto.
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Lucia Grazia Parretti, Castano Primo 2004
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