Lamento di Bouzov

Che noia che sono i padri e i loro mestieri! Questa spedizione non è affatto ciò che prometteva di essere. Ma forse dovrei raccontarvi la storia partendo da capo.

Circa due secoli fa, uno squattero, un eremita asociale ed ultimo rampollo di una esiliata stirpe di cacciatori di campioni, prima di tirare le cuoia si decise di mettere sulla GRT un messaggio cifrato. Il messaggio, ormai orfano, vagò per diversi decenni nei circuiti di tutto il Braccio Galattico alla ricerca del destinatario non specificato. Ma, siccome la riverita Grande Rete Tachionica non digerisce bene i messaggi orfani, specie se criptati, la missiva venne infine scaricata nella memoria privata di un impiegato di classe IVb del Ministero dell'Informazione.

Non che ciò sia particolarmente significativo dato che metà della popolazione Galattica lavora per il caro, vecchio MI (spero di non finirci anche io). L'impiegato venne scelto a caso dal MGRN [1] ministeriale secondo le leggi sulla distribuzione equa del lavoro, una conquista dei sindacati ri-confederati (a sentire mio zio Cesare, un bel covo di sinistroidi da strapazzo). Questi diede un'occhiata al messaggio e siccome non ci capì nulla (per forza, era cifrato), seguì l'antica consuetudine del MI e lo marcò per la cancellazione.

È una gran fortuna per l'Umanità che suo figlio Eulero si diletta a rompere le cifre segrete, specie se hanno da fare con affari governativi. Infatti, egli si è già messo nei guai con la famigerata CSB [2] diventando, per compenso, una specie di eroe dell'Istituto Cannizzaro, la vetusta organizzazione scolastica che ha l'onore di ospitarmi. Ebbene, Euli, rovistando di nascosto tra le ghiottezze scartate dal padre, smarcò la marcatura e procedette spedito a decifrare il messaggio.

Il risultato potremmo definirlo deludente, ma non troppo. La parte deludente era la chiave. Primitiva al massimo - roba da cavernicoli! Pensate che il vecchio squattero era rimasto ai numeri primi! Roba da farsi bocciare alle elementari. Per fortuna il testo, messo in chiaro, era un po' meglio:

La vecchia Terra non è morta! Chiunque voglia saperne di più, alzi il culo e venga a trovarmi.
P.S. Non scherzo! Controllate "www.kgb.agenti" sotto Romeo e Giulietta.

Seguiva il codice della firma e il puntatore del sito di partenza. Certo, non era il massimo, ma Euli rimase incuriosito dalla tripla w. I puntatori con la tripla w sono i più antichi esistenti. Se ne vantano solo i siti ultramillenari. Si dice di uno che "è nato con la tripla w" per dire che ha un culo così....

Insomma, una tripla w non è roba da passare inosservata.

Il sito di partenza non rispondeva. Alla domanda precisa, la Rete rispose che esso era inattivo da 67 anni, 234 giorni, 8 ore, 7 minuti e 45.3 secondi (fare un doppio psicoclic se si desidera convertire il dato in giorni Juliani). Il tentativo di attivazione fallì per "l'irraggiungibilità ST"! Minchia, questa sì che era roba da fumetti! Dove altro sentivi parlare di un sito fuori portata Spazio-Temporale!

Per localizzare ed aprire l'antico sito con la tripla w ci volle un quarto d'ora ma ecco, finalmente, che la lista degli agenti di un fantomatico "KGB" scorreva veloce nella mente di Euli. Peccato che era una trappola! Euli aveva giusto psicocliccato Romeo e Giulietta quando la Rete si scollegò. Era come se qualcuno avesse spento la luce. E non finì lì! Si scollegarono pure le sue memorie di massa, il suo transporter, la biblioteca, persino il suo walkman. Ogni distacco era come una puntura appena sopportabile nella sua mente. Stavano staccandosi pure le sue BBS, malgrado le avesse protette con criptochiavi di sua invenzione di cui era tanto fiero. Quando, un minuto dopo, gli ologrammi degli agenti della CSB irruppero nella stanza, Euli, totalmente scollegato, si sentiva nudo e demente come un verme. Per comunicare dovette usare la voce! Fortuna che oltre a "ma che cazzo ho fatto?" non sapeva che dire.

Venne fuori che, per ragioni ormai ignote, il sito www.kgb.agenti era sottoposto da eoni al monitoraggio permanente da parte di una sonda CSB ed ogni tentativo di scoprire l'identità di un agente senza il passe-partout dell'ottavo grado faceva scattare una infotrappola collegata ai sistemi d'allarme di quattro rami diversi della Polizia. Venne fuori anche che Romeo e Giulietta erano i genitori dello squattero, oltre ad essere agenti governativi ereditari i cui pro-progenitori furono dislocati nel settore Sirius per operare come infiltrati tra i "cacciatori di campioni ed altre canaglie extralegali" (parole dell'ordinanza del 25 Maggio 3241). La loro ultima locazione nota era il Tx17, un asteroide Troiano [3] nel sistema del Sol, lo stesso dove si trova la Terra. Sull'asteroide c'era una volta un server della Rete ma il sito, in effetti, non è più raggiungibile.

Chiarito l'incidente, Euli venne rilasciato e ricollegato e la sua fama al Cannizzaro raggiunse i cieli, cosa che contribuì non poco a rimarginare il suo trauma da scollegamento. Il messaggio venne analizzato dai Ministeri Competenti, ma dato che la Terra è un pianeta completamente morto e privo di qualsiasi importanza economica, la missiva finì, otto anni più tardi, all'Istituto di Storia dove mio padre dirige il sonnolento Dipartimento della Storia Terrestre.

Tutto sarebbe finito lì se non fosse per l'insistenza della Reta stessa. Essa semplicemente non poté soprassedere sul fatto che un suo server divenne inutilizzabile senza l'esecuzione di una regolare Procedura di Chiusura. Così decise di generare dei messaggi autoctoni atti a spronare chi di dovere a chiarire il mistero. E poiché quando la Rete parla, l'Uomo ascolta, le cose si misero in moto. La priorità del messaggio venne pian piano riclassificata finché non diventò Assoluta.

Un microsecondo dopo tale evento, il Dipartimento della Storia Terrestre venne investito da un uragano. Si materializzò un commissario plenipotenziario del Governo con carta bianca (una banale criptochiave di credito ma senza limiti di spesa) e con l'ordine perentorio di allestire una spedizione fisica verso i Troiani. E non pensate che io parli per parabole. Quando dico fisica, intendo dire proprio fisica, cioè con un effettivo spostamento di materia, corpi umani compresi!!! Obiettivo: l'asteroide ammutolito. Scopo: ricognizione generale, chiarificazione del messaggio, riattivazione del server. Data della partenza: l'altro ieri o giù di lì.

Vi siete forse chiesti come mai una cosa simile dovesse capitare a un placido Istituto accademico piuttosto che a qualche servizio militare o che so io? Fatto sta che noi siamo dislocati proprio sul margine della Zona Proibita di Sirio (ZPS) che è stata spopolata dall'ultimo dittatore della storia umana, il Tiranno Nilats II. Malgrado sia passato quasi un millennio, gli orrori di quelle deportazioni di massa e degli stermini annessi non finiscono ancora di stupirci. Per una ragione nota (forse) solo a qualche psico-matematico, la ZPS restò quasi disabitata anche dopo la defenestrazione del vecchio Nilats, avvenuta a Nuova Praga a causa di un suo malvagio decreto che vietava ai Cechi il consumo di birra.

Non vi annoierò con i dettagli della costruzione dell'astronave e con altri preparativi. Tutta roba oscenamente materiale. Lavori del genere sono ormai disposti a farli solo i disperati immigrati del profondo Sud Galattico. Che pena che mi fanno, poveretti.

Siamo partiti il 21 Agosto 3781. Dovreste ricordarvelo perché la festa di partenza fu trasmessa dai servizi d'informazione di mezza Galassia. T3V, Canale 5x5, OloNet, Lega Tau-Nord e via dicendo. Nominatene uno che non fosse presente e vi cedo un buono cena per il miglior McDonald virtuale di tutta la Rete. Chi ci pensava, allora, che una volta finita la festa, sarebbe cominciata la noia.

Pensate che andare in esplorazione sia una cosa avventurosa? Provate ad interrogare le vostre infobanche sulle distanze tipiche tra le stelle. Tutti sanno che le comunicazioni tachioniche sono centomila volte più veloci della luce. Ma anche così, se uno frequenta una scuola dislocata in un Settore lontano, i ritardi sono notevoli. Metti che l'insegnante ti fa una domanda. Tu la ricevi un minuto dopo, rispondi, e un altro minuto dopo l'insegnante ti vede rispondere. Il più bello arriva però altri due minuti più tardi quando hai l'onore di osservare te stesso a rispondere e i tuoi compagni a sghignazzare. Naturalmente nel frattempo ti sei già reso conto che hai risposto da imbecille ma non puoi farci nulla. E non è che uno possa tardare con la risposta, dando magari una sbirciatina ad un infogranulo. Un'insegnante appena in gamba se ne accorgerebbe subito. Gli insegnanti vengono costruiti con un orologio interno incorporato che spacca i nanosecondi - non li freghi mai. Lo sappiamo bene io ed Euli! Ecco, dimenticavo dirvi che Euli è imbarcato con noi e che siamo diventati amici.

Bene, pensate adesso che gli spostamenti tachionici materiali sono diecimila volte più lenti delle comunicazioni. Ci vogliono interi mesi prima di arrivare da qualche parte! Per giunta, nel frattempo tutto funziona male. Nei collegamenti c'è un gran rumore, la T3V è piena di "neve" pentadimensionale, insomma una scocciatura unica. Dicono che sia colpa del pulviscolo cosmico che, strofinando lo scafo, genera cariche elettro-muoniche.

Per fortuna ormai siamo di ritorno. L'asteroide non era proprio una delusione ma ci è andato vicino.

Prima di tutto l'abbiamo trovato esattamente dove doveva essere. Niente indagini, niente rincorse, niente di niente. Il server era in una specie di capanna di latta e non funzionava perché era saltato un antico fusibile (non so cosa sia, ma una ventina di musei ci ha offerto cifre da capogiro per l'esemplare rotto). Nella stanza accanto c'era un letto con sopra un vero cadavere, il primo che io abbia mai visto. Le sue parti organiche, il cervello ed alcune ghiandole, essiccate, erano tumulate in una luccicante urna a forma di icosaedro rombico, composta dalle stesse nanomacchine che una volta accudivano al suo corpo polifunzionale.

L'urna, a norma di legge, conteneva i dati principali, il codice DNA e le ultime volontà del defunto. Il suo nome era Fulvio Rossi, era un agente infiltratore ereditario (questo già lo sapevamo) ed è stato dimenticato dal Servizio. Naturalmente cercò di mettersi in contatto ma non ci riuscì - cosa che non lo sorprese più di tanto, visto, appunto, che il suo era un Servizio Segreto. Data la mancanza di mezzi, rimase sempre sull'asteroide, curato fisicamente dalle sue nanomacchine e tenendo la mente collegata quasi ininterrotamente alla Rete alla ricerca di siti per soli adulti. Quando il suo server si guastò, per lui fu una catastrofe. Per risparmiare, non si è mai procurato delle infobanche tecniche e così non seppe come ripararlo.

Morì di trauma da scollegamento andato in cancrena.

Le rare volte che Fulvio emergeva dalle sbornie e scopate elettroniche, rovistava negli appunti dei suoi antenati. Fu così che scoprì un infogranulo del suo bisnonno con l'etichetta "Tesoro". La cosa lo incuriosì abbastanza per sfasciarne la chiave con gli strumenti in dotazione agli Agenti Segreti. Dentro c'erano le coordinate di un punto sull'asteroide. Vi mandò un robot che ritornò lesto con una cassetta metallica contenente tre pellicole flessibili coperte da caratteri antichi, a malapena comprensibili. Inoltre c'era una lettera del bisnonno ed una infoteca con centinaia di olografie di uomini e donne dalla forma fisica standard del genoma homo sapiens (HS-G) che si impegnavano in giochi erotici piuttosto infantili.

Mio papà dice che il primo frammento del testo è un buon esempio di tanti lamenti scritti tra il 2500 e il 2800 da autori per lo più ignoti. Secondo la lettera del bisnonno il frammento era scritto con una penna (?) su carta (??) alluminizzata che avvolgeva una scatola di latte in polvere (???) e fu trovato dentro la scatola stessa, ficcata sotto un macigno su un asteroide di passaggio. Sopra il macigno c'era disegnata una femmina HS-G nuda, eseguita con latte in polvere. Sotto il disegno c'era scritto "La signora bianca di Bouzov", ragion per cui battezzammo il frammento "Il lamento di Bouzov". Eccovene il testo, compresi i commenti di mio padre (sempre che vi piaccia quel genere di roba barbosa che i dotti scrivono su appositi larghissimi margini):

..... durante la sua giovinezza, l'Umanità fu irrazionale oltre ogni immaginazione e ingorda fino al punto di distruggere lo stesso pianeta che le ha dato i natali.

E che pianeta! I poeti continuarono cantare la sua bellezza millenni dopo la sua distruzione.

A un certo punto le immagini e le canzoni della Terra dovettero essere distrutte per l'ordine delle Autorità [4] in un tentativo disperato di porre fine alle incessanti onde di suicidi di massa dovute alla profonda nostalgia e all'insopportabile senso di colpa che esse suscitavano.

Perché, ahimè, l'Uomo ha distrutto le verdi foreste della Terra, ha insozzato la sua limpida atmosfera, ha fatto deserto delle sue fertili valli, ha coperto con cemento le sue coste, ha avvelenato i suoi oceani brulicanti di vita e ha convertito i suoi fiumi e laghi in puzzolenti discariche di rifiuti.

Con l'Uomo in giro, le altre creature della Terra non avevano alcuna speranza!

La cornucopia [5] originale delle specie viventi declinò in continuazione finché ne rimasero ben poche. Come se tale estinzione, perpetrata con massima indifferenza, non fosse già abbastanza tragica, l'Uomo ha eliminato ogni creatura che potesse rappresentare per lui anche il più effimero dei pericoli. Infine l'unico animale pericoloso che rimase fu l'Uomo stesso. Il pianeta fu finalmente privo di zanzare, ma brulicava di sadiche bande criminali, di terroristi e di fanatici religiosi!

L'Uomo ha prosciugato la Terra di tutta la sua energia, dei suoi giacimenti fossili, del suo uranio, del deuterio dei suoi oceani, del calore del suo nucleo. Persino il suo satellite, la Luna, fu usato come il volano di un enorme generatore prima di essere smantellato alla ricerca di minerali ad alto contenuto energetico.

Nella sua voracità, l'Uomo ha cambiato la stessa orbita del pianeta. A più riprese, ognuna ben ponderata (così dicevano!), la Terra fu fatta scivolare nel pozzo gravitazionale del Sole finché non gli fu vicina quanto Venere. È allora che dovettero essere messe in orbita le saracinesche planetarie come protezione contro le radiazioni e, naturalmente, come un'ulteriore fonte di energia. Persa la Luna e regolati i raggi del Sole, i venti e le maree (decantate da tanti poemi antichi) diventarono un ricordo storico.

Alla fine, l'Uomo convertì l'intera crosta silicea del pianeta in un enorme chip elettronico e partì per le Stelle. Affermano, illusi, che il Chip [6], alimentato dal sole e accudito da armate di nanomacchine auto-replicanti e semi-senzienti, si manterrà immacolato ed efficiente per sempre e guiderà miriadi di navi dell'Uomo per secoli a venire. Nella sua follia, l'Uomo venera il Chip come l'inizio di una nuova Era.

Ma vicino è ormai il tempo di pagamento per aver insozzato la Culla ed assassinato i Cugini! ...

Il bisnonno dello squattero è molto parco di info quando parla dell'origine degli altri due frammenti. Pare che, prima dell'Esodo, sulla Terra esistesse una setta di fanatici religiosi chiamati Ambientalisti. Piuttosto di partire, essi si rifugiarono nelle caverne scavate alla chetichella sotto la discontinuità di Mohorovic' del continente Africano, alla profondità di ottocento chilometri. Da lì continuarono a monitorare gli avvenimenti in superficie, cercando di occultare la loro presenza ai cacciatori di campioni. Il bisnonno fa capire che le due pellicole provengano da loro ma non dice nulla su come se le sia procurate. Afferma però in modo perentorio che degli Ambientalisti non sopravvive più nessuno.

Vi trascrivo il testo dei due frammenti in quello che sembra essere il loro ordine cronologico.

.... Incredibilmente, la Terra non è del tutto morta!

Nel Pacifico, sul fondo di una fossa oceanica profonda ormai meno di un chilometro, alcuni granchi e una coppia di delfini sopravvissero in un vasto sistema di caverne abbandonate da una Compagnia mineraria ed aerate da una pompa Ethernit che, un millennio orsono, un distratto tecnico di nome Francesca dimenticò di spegnere. Ma forse non era una negligenza (nella sua epoca un simile spreco di energia veniva punito con la morte) ma piuttosto la compassione [7] per le povere creature.

L'aria della Terra conteneva ormai meno del due percento di ossigeno ma a tale profondità la pressione più che compensava la mancata concentrazione. Il rifornimento di ossigeno, combinato con l'onnipresente fanghiglia organica proveniente dalle discariche oceaniche e con la costante temperatura delle caverne, fece proliferare all'interno del labirinto alcuni tipi di plancton.

I granchi mangiarono il plancton.
I delfini mangiarono i granchi.
In qualche modo, i delfini riuscirono a riprodursi.
I loro discendenti si riprodussero ancora. E ancora. E ancora...

Le caverne si sovrappopolarono. Cominciò la dura lotta per la sopravvivenza.

I granchi si differenziarono.
Alcuni impararono vivere sulle pareti asciutte.
Alcuni diventarono aggressivi.
Altri svilupparono formidabili difese.
Altri ancora impararono a vivere fuori dalle caverne.
Alcuni svilupparono cervelli più grandi.
Altrettanto fecero i delfini ....

Ed ecco il testo dell'ultimo frammento:

.... Per circa un millennio dopo l'Esodo, la gente tornava a visitare la Terra. Sposini che trovavano l'idea romantica e tornavano a casa delusi e pronti a divorziare. Qualche scienziato. Criminali scappati di galera. Roba del genere.

Una volta un tecnico annoiato discese per un controllo visuale del Chip che, anche se obsoleto, continuava a trasmettere utili segnali di navigazione. Non trovò alcun segno di deterioramento.

Alcuni visitatori erano cacciatori di campioni. Un campione di tessuto animale di origine Terrestre, non importa quanto piccolo o disgustoso, rappresentava una fortuna sul mercato Galattico. Anche resti di piante, pur di minor valore, erano molto richiesti.

L'ingegneria genetica era la chiave di sopravvivenza della Razza e l'ingegneria genetica aveva bisogno dei ormai mitici Geni Vergini! Finché dei campioni non ce ne furono più.

Alcuni secoli dopo, un ragazzo di nome Marty, sentendosi solo nello spazio profondo, tentò di mandare un commando clandestino al grande Chip. Egli ha già tentato molte volte, ma il Chip ha sempre risposto picche, bollandolo come un hacker non autorizzato.

Il messaggio era sempre lo stesso: SPEGNITI! Ciò che cambiava erano le chiavi.

Anche oggi, come sempre, il Chip confermò la ricezione.
Poi controllò i Codici d'Accesso. Erano giusti.
Scansionò i Codici d'Autorizzazione. Combaciavano!!
Verificò la criptofirma. Era giusta!!!

Stavolta, il Chip confermò il commando e si spense. Le nanomacchine si immobilizzarono tutte assieme con il fronte di discesa dell'ultimo Ciclo del Master Clock.

Marty, per una volta, fu felice.

Il Chip cominciò lentamente tornare a ciò che era in origine: ossido di silicio idratato, ossia la sabbia.

Alla fine, le visite cessarono.

Per mera fortuna, le caverne sul fondo del Oceano Pacifico non furono mai scoperte....

Non potete immaginare che scalpore ha causato in tutto il Braccio la notizia che forse, alla fine, non siamo più soli nell'Universo. Sono tutti nel visibilio per il fatto che sulla Terra potrebbero esserci delle specie viventi di origine non umana. E che, Spirito di Rete permettendo, qualcuna di loro potrebbe essere intelligente!

Titoli cubitali su tutti i notiziari! Mio padre nominato Consulente Personale del Presidente Galattico.

Tutti gli oggetti da noi ritrovati dichiarati ormai parte del Tesoro Storico dell'Umanità e perciò (purtroppo) invendibili. Voci insistenti di nuove spedizioni fisiche. Ricerche nei sottofondi della Rete alla caccia dei vecchi codici delle pompe Ethernit ("per ora nessun risultato ma non cambiate il canale - vi terremo aggiornati minuto per minuto").

Euli ed io siamo ormai praticamente padroni del Cannizzaro. Il direttore fa senza discutere tutto ciò che diciamo. A questo punto vi chiederete come mai mi lamento. Bè, tanto per cominciare, c'è ancora quella maledetta neve su tutta la Rete che mi fa un prurito insopportabile in tutti i circuiti (papà dice che è una specie di allergia). E poi, sinceramente, cosa abbiamo fatto? Siamo andati dal punto A al punto B, abbiamo raccolto una scatola e siamo tornati. Non so, probabilmente non riesco a spiegarmi.

C'è qualcosa che manca, insomma.


 
1) MGRN (Master Generator of Random Numbers), generatore mastro di numeri casuali.
2) CSB (Compania del Sacro Bit), il ramo segreto della polizia informatica, istituito 927 anni fa dal despota Nilats II..
3) Asteroidi Troiani si trovano sull'orbita di Giove, intrappolati nei punti Lagrangiani disposti in modo tale da formare, insieme al Sole e Giove, un triangolo equilatero. Ce ne sono alcune centinaia.
4) Di ciò troviamo riscontri in tante banche dati. Vi è, ad esempio, l'ordinanza scaricata da una minuscola infounità trovata sul relitto di uno shuttle planetario. L'ordinanza, emessa da un tale "Comandante D'Alema", vieta "tutte le fottute canzoni Terrane" ed è indirizzata a "tutti i figli e figlie di puttana imbarcati su questa tinozza". Interrogata a fondo, la stessa unità rese anche l'anno di fabbricazione dello shuttle, 2698. Cosa ci faceva uno shuttle planetario pieno di buchi a metà strada tra Deneb e Altair è un mistero. L'interpretazione del testo è tuttora incerta.
5) Cornucopia: Secondo alcuni studiosi, il termine proviene dalla radice copia o coppia e quindi sta per due. Lucia Parretti nella sua opera Le lingue estinte afferma che esso provenga da kopa, termine usato dagli antichi fondamentalisti Cechi per indicare sessanta. Taluni considerano la prima parte del termine una preposizione moltiplicativa (come deca o kilo) ma in tal caso il numero di specie viventi dell'antica Terra risulterebbe assurdamente alto. Già sessanta sembra una follia.
6) Potrebbe trattarsi del primo nodo di G3, la mitica Griglia di Guida Galattica?
7) Qui c'è uno scarabocchio sul margine che dice "proposta di beatificazione in corso".

Post scriptum: Nel cuore della boscosa Moravia, circa 35 km a ovest dalla città di Olomouc, si erge il castello medioevale di Bouzov, costruito dall'Ordine dei Cavallieri Tedeschi e perfettamente conservato (vi è stata girata la favola di Fantaghirò). Secondo la leggenda, nei suoi corridoi si aggira tuttora la Signora Bianca di Bouzov riempiendoli di strazianti lamenti. Per raggiungere la pace eterna che le fu negata per via di chissà quali peccati, Ella deve riuscire a colmare di lacrime una grossa ciottola. Impresa, questa, che viene contrastata dal Maligno ...

Baita | Libreria Italiana della Baita Stan's Library | Stan's HUB
Copyright ©2004 Stanislav Sykora    DOI: 10.3247/ilcl08.002 Disegno di Stan Sýkora