Al primo pigolio
di un uccellino ribelle
la Notte tempestosa
si ferma immobile
ad ascoltare.
Come lo struscio lontano
di una pallida serpe,
si percepisce un suono
muto ma terribile.
È l'Aurora che sta affilando
le sue sciabole balenanti!
Il popolo degli uccelli,
speranzosi profeti infreddoliti,
dimentico degli incubi notturni
all'improvviso alza la voce
in un coro prorompente.
È vero, fa ancora buio,
ma non conta più niente!
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Stan Sýkora, Arese, 1997
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